Poste Italiane: noi siamo noi e tu non sei un ….
Poste Italiane S.p.A. ancora una volta si rende autore dell’ennesimo abuso nei confronti di cittadini italiani che chiedono solo il rispetto della legge in vigore.
Ne avevamo già parlato poco tempo fa qui pensando fosse un caso “isolato” invece ci dobbiamo ricredere, è prassi di Poste Italiane privare del diritto di accesso agli atti i cittadini che sono tutto sommato suoi “clienti” perchè anche per l’altra volta si rifiutavano di ammettere che a firmare fu il postino e non il destinatario: infatti negavano l’accesso agli atti per questa verifica.
La vicenda di oggi: tizio compra su una nota piattaforma di acquisti on line (Aliexpress) un oggetto, ma il venditore furbetto gli invia tutt’altro oggetto e di nullo valore. La differenza materiale è che l’oggetto acquistato pesa circa un kg invece quello di alcun valore consegnato a tizio pesa soli 26gr.
Dove sta l’inghippo ed il problema? la piattaforma per dirimere la vicenda e rimborsare l’acquirente vuole una prova certa che nel pacco non vi era affatto l’oggetto originariamente acquistato. Niente di più facile nel caso di specie se non fosse che l’etichetta adesiva sul pacco, apposta da SDA (società acquisita da Poste Italiane), che riporta tutti dati della spedizione ed il peso della stessa è irrimediabilmente compromessa: non si legge più!
Allora tizio cosa fa? chiede un accesso agli atti motivato presso Poste Italiane e, come al solito, riceve la risposta copia/incolla con cui poste elude questo diritto: “la spedizione è stata consegnata giorno X per altre informazioni contattare il mittente”
Inutile minacciare denunce, ricorsi e via dicendo, Poste Italiane sa bene che l’accesso alla giustizia è dispendioso e complicato per noi italiani e quindi, allegramente, se ne, come diceva il commissario Montalbano, “cacafotte” della legge, dei nostri diritti etc.etc. si fa le leggi ed i “suoi” fantomatici regolamenti vessatori che poi spaccia come se valessero più delle leggi dello stato e del diritto.
Neppure intimandole quanto previsto dal consiglio di stato:
“Il Consiglio di Stato, in rottura rispetto agli orientamenti giurisprudenziali precedenti, con l’Adunanza Plenaria del 28/06/2016, n. 13, ha sancito l’assoggettabilità di Poste Italiane al diritto di accesso agli atti da parte dei soggetti direttamente interessati.
Alla luce di quanto detto, poiché la società Poste Italiane spa è soggetta alla disciplina, di cui agli articoli 22 e ss. della legge 7 agosto 1990, n. 241, con riferimento al pubblico servizio di cui è affidataria, nonché al d.lgs. n. 33 del 2013, con riferimento agli obblighi di trasparenza, è legittimo fare istanza di accesso agli atti, motivando adeguatamente la richiesta”
e/o indicandole questa sentenza:
““Benché il diritto di accesso agli atti della P.A. sia un’autonoma posizione giuridica soggettiva, il suo esercizio non è consentito per finalità di mero controllo della legalità dell’attività amministrativa; per questo, l’istanza di accesso deve essere invero sorretta da un interesse giuridicamente rilevante, così inteso come un qualsiasi interesse che sia serio, effettivo, autonomo, non emulativo e ricollegabile all’istante da uno specifico nesso (art. 22 L. n. 241/1990)”. T.A.R. Lazio Roma Sez. III, 09/02/2016, n. 1878″
si è riusciti a scalfire il muro di gomma illecitamente sollevato dall’azienda Poste Italiane S.p.A. verso i comuni cittadini che si vedono arbitrariamente ed illegittimamente privare di un diritto.
Così, passati i giorni per fornire la prova di quanto contestato ad Aliexpress, tizio è rimasto fregato, ha perso i soldi di ciò che ha acquistato perchè non ha potuto, grazie all’abuso di Post Italiane, ottenere, mediante il diritto di accesso agli atti, i dati della spedizione e così poter dimostrare che ciò che ha ricevuto, visto che pesa soli 26gr e non oltre 1kg, non è l’oggetto acquistato.
Se avete simili esperienze vi invitiamo a denunciare (come faremo noi) e a segnalare all’AGCOM per far si chè l’azienda Poste Italiane la smetta vivere nell’abuso e di utilizzare la prepotenza e l’inciviltà contro i cittadini che oramai adotta di prassi fregandosene di regolamenti e leggi italiane.
Truffato, con l’aiuto determinante di Poste Italiane!