Maresciallo Franco Pizzonia, Colpevole di Ingiustizia
Soffrire in silenzio, Cascina, 7 Novembre 2019
Ormai da troppi anni in Italia, all’interno del Comparto Sicurezza, si avverte un forte disagio tra coloro che, per libera scelta hanno deciso di lavorare in “prima linea” a tutela dei diritti e della sicurezza dei cittadini, avendo deciso di indossare un’uniforme, non soltanto per poter sbarcare il lunario, bensì per semplice vocazione.
Una scelta, a causa della quale, si rinuncia di stare al caldo d’inverno ed a stare al fresco d’estate; che Ti induce a rischiare la vita ogni giorno, pur di sentirsi realmente di aiuto al prossimo, pur di avvertire quotidianamente la soddisfazione di aver onorato il giuramento prestato.
Purtroppo, capita sempre più spesso, che tali persone, invece di essere adeguatamente sostenute e protette, a causa del loro giornaliero sacrificio, ed alla luce dei risultati raggiunti, grazie a tale incondizionata dedizione al dovere, (risultati dei quale ne usufruiscono tutti gli appartenente all’intera Organizzazione), allorquando si trovano in difficoltà e/o vengono ingiustamente attaccate da qualcuno a cui non fa piacere che vengano ottenuto determinati risultati, e/o perché il loro operato ha intaccato determinati equilibri, l’organizzazione di cui fai parte da tempo e per la quale hai dato i meglio di te stesso, improvvisamente si schiera contro di Te.
Dal quel momento non sei più un “collega”, bensì un “nemico”; un soggetto insidioso per l’equilibrio del sistema, un individuo che, con estrema astuzia, deve essere sistematicamente emarginato, isolato e fatto implodere.
Una volta acquisita tale amara consapevolezza, subentra lo sconforto, al quale si aggiunge a breve, la totale perdita dell’orientamento, non potendo più contare su quei baluardi e su quei principi su cui hai basato gran parte della tua esistenza; sensazioni che non Ti è consentito di esternare in alcun modo, in quanto in caso contrario, verresti immediatamente sottoposto a valutazione psichiatrica con l’ormai famoso ed immediato ritiro della pistola e della tessera di riconoscimento.
A tal punto, provi a resistere in silenzio, senza poterne parlare con nessuno, sino a quando Ti convinci del fatto che l’unica via di fuga sia costituita dall’ogiva di un proiettile, mediante la quale porre fine alle Tue sofferenze,….. non certo per vigliaccheria, bensì, in quanto travolto dall’atroce consapevolezza di essere stato tradito dalla medesima Istituzione; un gesto estremo, che Ti permette di ritrovare quella pace che da tempo hai inutilmente chiesto, (e talvolta supplicato), con le lacrime agli occhi; una pace che potrai finalmente goderti per sempre, ma che lascerà i tuoi cari a chiedersi, per il resto dei loro giorni, il perché di tale gesto.
Lunedì 11/11/2019 alle ore 17:00 per la terza puntata di Colpevole di Ingiustizia, in diretta radio su Azione Collettiva Paola Pagliari intervisterà Franco Pizzonia, militare dell’Arma dei Carabinieri che ci racconterà nel dettaglio tutta la sua storia.
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