Arte e spettacolo: primi a chiudere e ultimi a riaprire
Mercoledì 20 maggio nella puntata di Azione & Diffusione in diretta alle 17 parleremo della drammatica situazione dello spettacolo.
L’emergenza Covid 19 ha riportato alla ribalta il teatro e lo spettacolo in genere, con tutte le sue problematiche, molte delle quali preesistenti alla grave crisi attuale.
Sono stati i primi a chiudere e saranno gli ultimi a riaprire.
Sulla crisi di questo importante comparto influiscono in modo molto drammatico la chiusura dei luoghi di spettacolo fin dal 4 marzo e la decisione di farli solo per ultimi dal 15 giugno, a stagione praticamente già conclusa per i teatri, per la loro caratteristica aggregativa. Oltre al lunghissimo stop lavorativo con tutte le conseguenze che ha avuto e che avrà ancora per molto tempo, il settore “arte e cultura” avrà grandi difficoltà anche per il fatto che il mercato di questo settore ha avuto sempre ampia partecipazione di “sommerso”, quindi le politiche di sostentamento economico promesse dal governo avranno un effetto limitato e una grande percentuale del settore non potrà ricevere alcun sussidio o sostentamento, con le conseguenze facilmente immaginabili.
Inizialmente si era parlato di una data possibile di riapertura già dal 1 giugno, poi posticipata addirittura al 15 e con delle limitazioni che non sono gestibili.
Di questi problemi e di altre tematiche legate al settore dello spettacolo e dei teatri in particolare parleremo a Radio Azione Collettiva mercoledì 20 maggio, alle ore 17.00 con Giovanni Samaritani, titolare del Teatro Arciliuto di Roma, una realtà che deve essere in ogni modo tutelata.
Il Teatro Arciliuto è situato all’interno di Palazzo Chiovenda, antica dimora cinquecentesca in Piazza di Montevecchio a Roma, in pieno centro. Realizzato nei primi anni del XVI secolo accorpando strutture abitative preesistenti su progetto dell’architetto Baldassarre Peruzzi, discepolo di Raffaello, l’edificio poggia sopra le antiche strutture di una villa romana del II secolo, i cui resti sono ancora visibili nei sotterranei del palazzo. Leggenda vuole che il palazzo fosse la residenza romana dei signori di Montevecchio, originari di Urbino, e quindi la prima dimora di Raffaello nella città dei papi quando l’artista urbinate, ancora giovanissimo ma già celebre, lasciò la città natale per mettere la sua arte al servizio di Papa Giulio.
Nell’ottobre del 1966, un poeta e moderno cantastorie di origine napoletana, Enzo Samaritani, padre di Giovanni, sta cercando un luogo a Roma dove coltivare serenamente la sua arte e mettere finalmente radici, dopo tanto viaggiare in giro per il mondo. Lo trova proprio in questo bellissimo palazzo. Il Teatro Arciliuto viene inaugurato l’11 novembre 1967. Da allora, Enzo Samaritani porta avanti la sua ricerca dedicata alla bellezza, insieme a un’appassionata campagna in difesa delle lingue e dei dialetti.
Aperto nel 1967 “L’ARCILIUTO”, piccolo teatro dedicato esclusivamente alla poesia e alla musica, elimina dal concetto teatrale l’idea del palcoscenico e della separazione tra artista e pubblico, nega l’idea del copione e del regista e si affida in prima persona a quel sentimento della Commedia dell’Arte Italiana che si è sempre ispirata alla preparazione interiore ed alla creatività.
La poesia italiana per la prima volta tradotta in inglese, francese, tedesco e spagnolo suona nel mondo versi cantati di Cielo d’Alcamo, Guido Cavalcanti, Dante Alighieri, Foscolo, Pascoli, Leopardi, Belli, Trilussa, oltre alle poesie originali dello stesso Enzo Samaritani. Il Teatro Arciliuto, realizza anche Eventi Editoriali @ live Book mettendo a disposizione i suoi ambienti, caldi ed armoniosi, adatti ad ospitare Editori e Autori dalla Narrativa alla Musica, dalla Poesia alla Storia passando per la Saggistica, l’Economia, la Scienza e tanto altro ancora.
Una realtà culturale che certo non può soggiacere alle irrealistiche regole dettate da chi, evidentemente, in luoghi del genere non ha mai messo piede.
Vi aspettiamo in diretta alle 17:00
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